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lunedì 2 marzo 2015

Quando in pentola bolle l'Oleolito di Alloro

Chi si definisce "strega" o "pagano/a", non dovrebbe mai dimenticare che il fondamento della propria spiritualità è nella Natura, e purtroppo spesso si tende a non ricordarsi di questo particolare. Quello che un buon pagano dovrebbe fare, sarebbe riconoscere la propria provenienza dalla Natura, pertanto dovrebbe rispettarla, amarla e assumere atteggiamenti, comportamenti, ideologie che lo portino a vivere in modo più naturale e a rispettare il proprio corpo come fosse un vero e proprio tempio, oltre che l'ambiente. Per tutti questi motivi, mi sto impegnando a ridurre il mio personale "impatto ambientale", cominciando a muovere i primi passi verso una vita più consona alla mia spiritualità e più naturale. La scorsa settimana ho sperimentato una ricetta per il detersivo per i piatti 100% naturale, ecologico e salutare (che presto vi posterò), ma sto provvedendo anche alla creazione di rimedi naturali da tenere in casa per i disturbi più comuni. E' nato così il mio primo oleolito di Alloro, al quale spero ne seguano molti altri. E' stata una grandissima soddisfazione realizzarlo!
Come avevo avuto modo di dirvi nel post "Riscoprire antiche conoscenze", mi piace molto trasformare quello che la natura ci offre. Non sono un'erborista, ci tengo a ribadirlo, anche se mi sentirei portata per questo tipo di vita, ma amo le tisane e i prodotti officinali che si producono a partire dalle erbe.
Per questo motivo, nei giorni scorsi, ho deciso di fare un esperimento. Visto che ho una grande disponibilità di Alloro, ho pensato di creare un oleolito a uso domestico, un po' per cimentarmi nella pratica e un po' per produrre qualcosa di utile a tutta la famiglia.
Che cos'è un oleolito? Non è altro che una soluzione oleosa delle sostanze curative contenute nelle piante officinali. 
Fare l'oleolito di Alloro è stata per me una vera pratica magica; anche questa volta, come per la raccolta e l'essiccazione dell'Achillea, mi è sembrato di tornare un po' indietro nel tempo, quando i rimedi per i disturbi più comuni si producevano in casa e le ricette si tramandavano di madre in figlia.
Prima di spiegare il procedimento per la preparazione dell'oleolito, vorrei spendere qualche parola sulle sue proprietà. L'oleolito di Alloro può essere fatto con le foglie essiccate della pianta, oppure con le bacche. Quest'ultimo dovrebbe essere più potente, ma siccome questo non è il periodo balsamico giusto per raccogliere le bacche (tra l'altro ormai non ci sono neanche più) ho deciso di fare un po' di pratica con le foglie. Quest'olio può essere utilizzato nei casi di mal di testa e di dolori articolari, soprattutto per il nervo sciatico, massaggiando la zona interessata.

Ecco qui l'occorrente per fare l'oleolito di Alloro:
- 500 ml olio extravergine di oliva, possibilmente biologico
- 50 gr di alcool puro 95°
- 50 gr di foglie secche di Alloro
- 1 bottiglia di vetro scuro
- 1 barattolo capiente o 1 bottiglia a becco largo
- 2 pentole
- 1 canovaccio pulito
- Imbuto

Siccome le foglie che avevo non erano del tutto secche, le ho fatte ripassare in forno per qualche minuto a 100-150°C. Una volta essiccate, le ho sminuzzate grossolanamente con le mani, le ho trasferite in un barattolo insieme all'alcool e ho lasciato macerare il tutto per 24 ore, agitando il contenitore di tanto in tanto. Trascorse le 24 ore, ho versato il tutto in un pentolino insieme all'olio e ho messo a cuocere a fuoco lento e a bagnomaria per 6 ore, mescolando con un cucchiaio di legno per controllare la situazione. Infine, ho colato il tutto attraverso il canovaccio pulito a trama stretta, ho lasciato raffreddare l'olio e l'ho travasato in una bottiglia dal vetro scuro. Per altre 24 ore ho lasciato la bottiglia senza il tappo, coperta da una garzina sterile tenuta ferma con un elastico, per permettere all'alcool di evaporare.

E' stata una bellissima esperienza fare questo oleolito, la casa ha profumato di alloro per due giorni! Ho sentito l'energia positiva della pianta che stavo trasformando, ed è stata una grande soddisfazione vedere il prodotto finito, fatto dalle mie manine. Questo genere di lavoro mi fa sentire appagata e non sento la stanchezza, perché so che sto facendo qualcosa di cui beneficerò io stessa. Mentre sminuzzavo le foglie di alloro, la fragranza della pianta si espandeva per la stanza, rilassandomi e ricordandomi di ringraziare Madre Natura per quel dono prezioso. Vedere il liquido nella bottiglia scura poi, profumatissimo tra l'altro, è stata una vera soddisfazione!
Ho postato questa ricetta con la speranza che possa servire anche ad altri. La ricetta è stata presa dal sito della Scuola di Naturopatia (qui), per cui è attendibile.
Prossimamente, vi lascerò un post con le proprietà di questa meravigliosa pianta, una delle più comuni del Mediterraneo.

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