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giovedì 7 gennaio 2016

La Cucchiara della Strega e la Scopa

L'anno nuovo, cominciato ormai da qualche giorno, porta con sè una serie di lavori magici a cui dedicarsi, due dei quali volevo realizzarli già da tempo e finalmente sono riuscita a cogliere l'occasione giusta.
Una mia carissima amica, che considero una vera sorella spirituale, è venuta a trovarmi e a stare da me qualche giorno (abita lontano), e mi ha portato un bellissimo dono, la "Cucchiara della Strega".
Insieme, poi, abbiamo fabbricato due scopette gemelle che è stato bellissimo realizzare.

La Cucchiara della Strega

Si realizza per benedire la cucina, la dispensa e il lavoro magico legato alla natura, la cosiddetta magia verde, per intenderci.
Vi si disegnano o incidono sopra simboli di protezione, prosperità o fortuna, a seconda dello scopo per cui si realizza, e si incollano sopra 7 pietre colorate rappresentanti i chakra. Alla Cucchiara si aggiungono solitamente un nastro nero per la protezione e una treccia, che richiama la magia dei nodi e degli intrecci, oltre a un piccolo foglio arrotolato con su scritta una preghiera.
In genere si realizzano tre cucchiai, ognuno con uno scopo diverso, da tenere appesi in cucina, l'ambiente più frequentato della casa; in questo caso, la mia amica ne ha fabbricato solo uno per lasciarmi libera scelta su come realizzare gli altri due.
Visto il mio amore e la mia passione per l'antico Egitto e la sua spiritualità, sono stati disegnati l'Ankh e l'Occhio di Horus (Udjat), mentre all'estremità del manico è stato posto un ciondolo rappresentante un pentacolo protettivo.
La Cucchiara della Strega va purificata e consacrata ai quattro elementi, durante la fase lunare più appropriata.

La scopetta

Fin dall'antichità la scopa è stata associata alla figura della strega. Essa veniva utilizzata nei riti di prosperità e fertilità (in quanto simbolo fallico), ma soprattutto per purificare l'ambiente dalle negatività e pulirlo dalla sporcizia, fisica o spirituale. Realizzarne una non è difficile, bastano una passeggiata nel bosco o in sentieri di collina e una piccola dose di manualità.
La classica scopa si realizza con la saggina, ma noi per fabbricare le nostre abbiamo usato della ginestra, pianta protettiva e purificatrice, raccolta vicino casa e a Triora. Per quanto riguarda il manico, invece, abbiamo preso un ramo di biancospino trovato nel bosco, anche questo con intenti specifici.
Realizzate la vostra scopetta rituale con i materiali che preferite, informandovi sulle caratteristiche delle diverse piante e scegliendo da voi le più adatte ai vostri intenti magici. C'è chi utilizza rami sottili di albero anche per la parte bassa della scopa; dato che essa non serve per spazzare fisicamente il pavimento ma solo come simbolo non è importante la consistenza dei materiali utilizzati ai fini del lavoro magico, ma solo la corrispondenza delle piante. Ricordatevi inoltre di ringraziare e lasciare offerte alle piante da cui avete preso il vostro materiale, soprattutto se avete dovuto strappare o staccare rami dalla pianta stessa, anzichè utilizzare quelli già caduti.
Abbiamo legato la ginestra al manico di biancospino con del filo di ferro e della lana marrone, anche se tradizionalmente dovrebbe essere nera o rossa, e abbiamo applicato anche un pentacolo protettivo e un campanellino per richiamare gli spiriti benevoli e scacciare quelli malevoli.
Quelle realizzate da noi sono scope di piccole dimensioni, personalmente appenderò la mia vicino alla porta di casa, come da tradizione.

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