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domenica 28 dicembre 2014

Le emozioni semplici

Questa mattina, uscendo di casa, mi sono imbattuta in un'ape morta, l'ennesima. Capita sempre più spesso ormai di vedere questi preziosissimi insetti distesi al suolo, il ventre rivolto al cielo, quello stesso cielo verso cui non potranno più volare. 
Eppure questa mattina è stato diverso, in qualche modo. La povera ape aveva ancora le saccocce di polline attaccate.
Avete mai visto le api all'opera nei campi? Vi siete mai fermati a osservare il loro minuzioso, paziente, gravoso lavoro? Le avete mai viste cariche di polline?
Io sì, il che è tutto dire per una persona che soffre di entomofobia... Non ho avuto modo di dirvelo, ma sto imparando a vincere la mia irrazionale paura verso gli insetti con le mie sole forze, per cui quest'estate mi sono sforzata più volte di guardare le api al lavoro, mentre cercavo di raccogliere i pomodori nell'orto o durante una passeggiata in montagna. Ed ecco allora che, con grande meraviglia, ho visto le api raccogliere il polline dai fiori e fare un grasso bottino, trascinandosi dietro delle piccole, succulente sfere gialle da portare all'alveare. Si vedono davvero, giuro! E vi posso assicurare che è una vista che non lascia indifferenti, emoziona. 
Vedere quell'ape morta questa mattina è stato un colpo al cuore anche per me, che gli insetti (le api in particolare) li temo in modo esagerato. 
Siamo ancora capaci di emozionarci per le cose semplici della vita? 
Le persone spesso non si curano della morte di un essere umano alla televisione, figurarsi per un insetto! Eppure dovremmo imparare a riscoprire le emozioni, quelle che ci rendono vivi. Un insetto ha lo stesso nostro diritto di vivere su questa Terra, anzi, forse sarebbe bene ricordarsi che loro hanno più diritto di noi alla vita, visto che senza la loro presenza sul nostro pianeta non esisteremmo neanche noi. 
La nostra arroganza è senza limiti e la scusa di non avere tempo non regge neanche più. La verità è che l'uomo ha paura della sofferenza e del dolore, così come lo spaventano anche le emozioni forti come l'amore e l'affetto. Siamo sempre più vicini all'essere automi e lontani anni luce dall'essere umani...

4 commenti:

  1. Adorabile Mirial , trovo il tuo post memorabile..
    Se solo avessimo meno fretta, se solo aprissimo le porte della nostra anima, se solo fossimo meno rivolti alle cose materiali, se solo godessimo della natura ..etc etc...
    Io dopo le mie lacerazioni seguo gli animali ancora di più , insetti compresi..Provo sollievo? Non so, ma emozione senza dubbio!
    Mi iscrivo con piacere, sperando in un tuo gradito ricambio!
    Grazie e un abbraccio finalmente a festa finita...
    http://rockmusicspace.blogspot.it/

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  2. Ciao Nella! Scusa il ritardo, non mi era arrivata la segnalazione del tuo commento e come una sbadata non ho neppure controllato. Rimedio subito ;)
    Grazie per esserti iscritta al mio appena nato blog, e grazie per le tue parole! Sono felice che anche tu la pensi come me, anche se so quanto sia frustrante a volte vedere quello che è invisibile agli altri.
    Un abbraccio, e grazie ancora!

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  3. Nella casa al mare l'anno scorso mio papà ha piantato la lavanda lungo tutta la discesa che porta dal box al cancello sulla strada: è tantissima e in primavera è totalmente coperta da api (sono un'infinità) che girano instancabili tra i fiori. Spesso mi fermo a guardarle da pochissimi centimetri perché tanto loro non ti guardano neanche, indaffarate come sono: sono stupende, e mi fanno impazzire quando si gonfiano tantissimo di polline da far fatica addirittura a volare! Sbandano come fossero ubriache finché ad un certo punto non riescono a riprendere l'equilibro e se ne vanno tutte belle "ripiene"...

    Sono pienamente d'accordo con tutto quello che hai scritto: l'uomo è arrogante, l'uomo occidentale in modo particolare, e purtroppo sta ormai diffondendo la sua "cultura umanocentrica" anche a popolazioni che invece si erano sempre distinte per avere un rapporto di rispetto e armonia con la natura. Anche l'immenso sfruttamento che facciamo delle risorse del nostro pianeta, riempiendo migliaia di supermercati in tutto il mondo con un sacco di roba che viene in gran parte buttata, perché in realtà non serve. Invece di utilizzare solo ciò di cui abbiamo bisogno e lasciare il resto, noi abbattiamo, uccidiamo, demoliamo, prosciughiamo senza ritegno per poi abbandonare ciò di cui non facciamo uso. E purtroppo anch'io spesso ci casco in questo meccanismo, me ne rendo conto.. e infatti mi arrabbio tantissimo con me stessa ogni volta che mi capita di buttare qualcosa di scaduto!

    E poi hai scritto un'altra cosa importante, che condivido al 100%: anche gli insetti, di cui nessuno si interessa, sono più importanti di noi. Noi siamo l'unica specie che, se non esistesse, non creerebbe danno in alcun ecosistema. Perché fondamentalmente siamo inutili. E pensiamo di essere i padroni...

    Scusa lo sfogo ma è bello incontrare qualcuno che la pensa allo stesso modo...

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    Risposte
    1. E' una gioia (e insieme una sofferenza) leggere le tue parole, potrebbero essere uscite dalla mia stessa tastiera! Hai ragione, tutto quello che hai detto è verissimo e faccio spesso anche io le tue stesse riflessioni!
      Detesto buttar via il cibo anche io, a volte è quasi inevitabile, capita a tutti, ma mi arrabbio molto. Soprattutto non sopporto quando va buttato il latte... a me non capita, perchè ci sto molto attenta, ma quando capita a mia mamma la sgrido. Non ci rendiamo conto di quello che soffra una povera mucca per produrre anche una sola delle nostre buste di latte, buttarlo per me è un sacrilegio, motivo per cui ne ho ridotto il consumo, per quanto mi è possibile. ci sarebbero mille esempi da fare, ti ringrazio per il tuo bellissimo commento, sono contenta di leggere quanto siamo simili in questo <3

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