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venerdì 18 dicembre 2015

Il vischio, una pianta... da baciare!

Nome popolare: guastrice, pania, visco.
Famiglia: Lorantacee
Genere: maschile
Pianeta: Sole
Elemento: Aria
Divinità: Apollo, Venere, Odino, Freya
Poteri: protezione, amore, fertilità, salute, esorcismo, caccia.
Fioritura: da marzo a maggio
Parti utilizzate: foglie e bacche (queste ultime non vanno ingerite poichè velenose)

In questo periodo, si usa appendere i rametti di questa particolare pianta sull'uscio di casa, ma forse pochi di voi conosceranno la simbologia, la storia e le proprietà che contraddistinguono il vischio. 
Il vischio è una pianta emiparassita e sempreverde, che ama vivere sui rami degli alberi, prediligendo il pino silvestre, il melo, il pero e la quercia. La sua presenza si nota più facilmente durante il periodo invernale, per via della perdita del fogliame da parte degli alberi che lo ospitano.
La tradizione vuole che il vischio non vada mai raccolto con le mani, soprattutto con la sinistra, poiché in tal modo si attirerebbe su di sé la malasorte. E allora come si può raccogliere questa pianta, che spesso si trova in punti alti e scomodi? I nostri antenati si servivano di un lungo bastone, battendo i rami dell'albero che lo ospitava, finché un timido ramoscello non si degnava di volare giù, ma attenzione! Non doveva toccare terra, bisognava prenderlo direttamente con la mano. E se il bastone non funzionava, si tentava con una freccia: a mali estremi, estremi rimedi! Bisognava inoltre raccoglierlo solo durante i due solstizi.
Insomma, si trattava di un rituale alquanto complicato, non trovate?
Ma non finisce qui. Tutti conoscerete senz'altro l'usanza di baciarsi sotto il vischio; un tempo si diceva che chi passava sotto un cespo di vischio in dolce compagnia si dovesse dare un bacio. Se una ragazza non riceveva questo piccolo pegno d'amore, non si sarebbe sposata nell'anno successivo.
Un'altra credenza era quella di bruciare nel camino il mazzo di vischio che aveva addobbato la casa durante le feste entro il 6 gennaio, per scongiurare il rischio di rimanere zitelle.
Si credeva inoltre che il vischio potesse essere utile a trovare l'oro, e che si illuminasse di notte, facendo luce ai viaggiatori.
Tutte queste usanze derivano dalle antiche credenze riguardo questa magica pianta che in particolar modo ci giungono dai Celti (sempre loro, sì), che consideravano il vischio una pianta magica, misteriosa e divina, poiché non poggia le sue radici a terra. Essa infatti, come già accennato, cresce come parassita sui rami degli alberi, ha dunque radici aeree. Si credeva che nascesse lì dove si era posata la folgore divina, divenendo dunque simbolo di immortalità e rigenerazione. Il vischio era sacro ai Druidi, ma solo quello che cresceva sul rovere, poiché questo albero spesso veniva colpito dalla folgore, che ritenevano una manifestazione divina.
La sacralità del vischio però non era una credenza esclusiva dei Celti, ma anche di popoli di altre parti del mondo; in Giappone viene considerato ancora oggi una potente medicina in grado di guarire ogni malanno, mentre in Africa si venera una specie di vischio che viene portato come talismano.
La natura solare del vischio, la sua nascita dal Cielo e il suo legame con i solstizi hanno infine ispirato ai cristiani il simbolo del Cristo, luce del mondo e nato misteriosamente.
Dalle foglie del vischio si ricavano infusi, ma le bacche sono velenose per l'uomo. In fitoterapia questa pianta viene utilizzata per le sue proprietà diuretiche, antispasmodiche, antinfiammatorie ed è efficacie contro l'ipertensione arteriosa. E' bene però non utilizzare da soli questa pianta, ma consultare un'erborista, poiché l'uso sbagliato del vischio potrebbe portare ad avvelenamento.

Usi magici:
Il vischio è una pianta luni-solare per il suo fusto dorato solare e le bacche perlacee lunari. Se tenuta in casa dà fortuna, creatività, salute, denaro; se si portano addosso tre bacche legate insieme con filo di seta rossa, si avrà fortuna, amore e gloria. Il vischio è legato a miti di morte e resurrezione.
I contadini credevano che il vischio proteggesse dai fulmini, quindi spesso ne mettevano dei rametti sulla porta delle stalle e delle case. Si usa mettere un rametto di vischio nelle culle dei bambini per proteggerli dai pericoli.
Portato addosso favorisce il concepimento; se un uomo regala a una donna un anello fatto di legno di vischio, significa che desidera molti figli.
Dona sogni tranquilli e sereni se messo vicino alla porta della camera da letto, sotto il cuscino o sulla testata del letto.
- Bagno di purificazione prima di un rituale: prendete una manciata di foglie di vischio (mai le bacche) e lasciatela macerare una notte in un litro di acqua lustrale. Il giorno seguente mettete tutto nell'acqua del bagno, assieme a tre manciate di sale grosso.
- Talismano per propiziare la fortuna: un ciuffo di artemisia, un rametto di vischio, alcune spighe di grano e un rametto di agrifoglio vanno legati prima con un po' di filo di ferro, poi con un nastro dorato. Appendete il talismano nel luogo in cui trascorrete più ore durante la giornata.
- Talismano per concepire un bambino: prendete un sacchettino di stoffa bianca, inserite all'interno bacche di vischio, semi di papavero, fiori di iperico, la buccia di un melograno e portatelo appeso alla cintura per una lunazione intera.

Fonti:
- Florario . Miti, leggende e simboli di fiori e piante, Alfredo Cattabiani
- Le porte della luna. Magia del femminile, Devon Scott
- Il grande libro delle piante magiche, Laura Rangoni
- Enciclopedia delle piante magiche, Scott Cunnigham
http://www.riza.it/benessere/erbe-e-fitoterapia/2348/il-vischio-una-pianta-dalle-molte-virtu.html

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