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martedì 9 agosto 2016

Tutto quello di cui ho bisogno

Ci sono luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, dove le regole dell'uomo e le sue necessità moderne sembrano perdere ogni importanza. 
Esistono posti in cui l'anima si riposa e si ritrova, il corpo si rigenera e la mente viene avvolta da nuvole di pensieri.
Mi è successo poche volte di provare queste cose sulla mia pelle, momenti preziosi che finisco per custodire nel mio cuore. In questo caso, quel posto magico, antico e potente nella sua sacralità l'ho trovato durante una piccola vacanza in Garfagnana, in Toscana, più precisamente nella bellissima Isola Santa.
E' incredibile, davvero, come niente abbia più importanza davanti alla semplice bellezza di quella natura così rigogliosa, dove la Vita scorre in ogni cosa, tutto intorno a noi.
Il vento tra le foglie degli ontani, le fronde dei noci, le tenere nocciole non ancora mature sugli alberi, una timida rana nascosta nell'ombra... tutto parla, tutto ha una voce, pronta a parlare al cuore di chi ha imparato ad ascoltare.
Seduta lì, sulle rive del torrente freddo come il ghiaccio, mi sono messa in ascolto.
Lo scroscio dell'acqua era un balsamo per l'anima, e il verde... oh, già solo quello bastava a ritrovare la serenità perduta! Non c'erano più le preoccupazioni, il volto si è disteso in un sorriso autentico, vero, che credevo di non riuscire più a disegnare con i miei lineamenti. Gli occhi e il cuore si riempiono di tanta bellezza, ci si vorrebbe affogare, per portarsi dietro un pezzetto di quella felicità e di quella splendida magia anche nella quotidianità, nella vita frenetica e cittadina di tutti i giorni.
Le mani a contatto con l'acqua gelida si intorpidiscono all'istante, come quando si tocca la neve in inverno. E quella stessa acqua parla, ha memoria, racconta di cicli antichi come il mondo, e rigenera, ritempra, dona forza e vigore là dove c'erano stanchezza e dolore. E' un'acqua potente, pur scorrendo delicata e lenta verso la valle, ha una dolcezza disarmante, e porta gioia di vivere. La pelle emersa da quell'acqua profuma di sottobosco, di humus, e ci si sente inevitabilmente spiriti arborei anche noi, liberati finalmente dalle pesantezze, dai pensieri.
E poi lì, di nuovo seduta sulla riva del torrente, ecco un piccolo dono, un ramo di ontano che sembra sussurrare: "Raccoglimi, portami con te". E obbedisco, quasi inconsapevolmente. 
Trascorrendo lì minuti preziosi che vorrei si trasformassero in giorni, mesi, anni, non mi è difficile immaginare i pensieri che passavano per la mente all'uomo di un tempo.
Non è difficile comprendere i cicli della vita a cui nell'antichità si sono dati nomi di dèi e tutto appare chiaro, cristallino come l'acqua. Le foglie sui rami di alberi alti, forse secolari, cadono al suolo a formare un manto morbido e fertile. Alcune cadono in acqua, trasportate dalla corrente. Il terreno è nero, succulento, preparato da quelle stesse foglie che fino a poco fa erano sui rami più alti degli alberi e che ora sono mangiate da insetti, trasformate da microrganismi e porteranno nuova vita. Su quegli stessi alberi, che affondano le radici non nella terra, ma nell'acqua, esistono città di insetti brulicanti e operosi. E poi, più su, il cielo, sfiorato da dita nodose colore del legno che sembrano voler afferrare scampoli di azzurro e fiocchi di nuvole per portarli un po' qui, sulla Terra.
L'abbraccio della natura è caloroso, accogliente, sembra dire: "Non ti serve nient'altro, qui hai tutto quello di cui hai bisogno. Chiedi agli alberi, ai fili d'erba, all'acqua e alle montagne ciò che vuoi, loro ti ascolteranno e ti guideranno. Bentornata a casa, anima antica".
E io a casa ci sono tornata, mi ci sono sentita. E anche se adesso sono a chilometri di distanza da quel luogo meraviglioso che ha saputo regalarmi tanto e donarmi pensieri nuovi e rigeneranti, ho chiuso in un cassetto del mio cuore quelle sensazioni e di tanto in tanto le tiro fuori pian piano per provarle ancora e ancora. La gioia, quando la trovate, va indossata come un vestito sempre nuovo. Chiudetela pure in un cassetto, ma tiratela fuori all'occorrenza, riempitevi gli occhi dei suoi colori e mettetevela addosso, ricordandovela, cucendovela sulla pelle, perché ne vale davvero la pena.

1 commento:

  1. Sono felice di aver condiviso un luogo e un momento così importante con te. Sapere che tu hai percepito la mia stessa immensità del cuore è bello e rende tutto ancora più speciale! Mi manchi già... Non vedo l'ora di tornarci insieme.

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